Psicologia dell’abbigliamento

Psicologia dell’abbigliamento

La psicologia dell’abbigliamento è una disciplina che studia come il modo in cui ci vestiamo influenza il nostro comportamento e anche quello degli altri nei nostri confronti. Si occupa infatti di capire come ciò che indossiamo agisce sulla percezione di noi stessi, esplorando il complesso rapporto tra il nostro stato emotivo e come scegliamo di vestirci.

Decidere di indossare un abito anziché un altro va oltre la funzione di coprire il corpo e proteggerci dal freddo, perché lancia anche dei messaggi su di noi.

Sebbene il famoso detto “l’abito non fa il monaco” suggerisca che l’aspetto esteriore non riflette necessariamente la vera natura di una persona, la psicologia dell’abbigliamento riconosce che quello che indossiamo può influenzare significativamente la prima impressione che gli altri hanno di noi e può anche avere un impatto sul nostro stesso comportamento.

Naturalmente l’abbigliamento non è un indicatore della personalità di qualcuno o delle sue qualità, ma questa branca della psicologia studia proprio il fatto che si tratta di un elemento di comunicazione non verbale che trasmette messaggi sulla nostra identità e lo stato emotivo.

Se dobbiamo sostenere un colloquio di lavoro, di solito cerchiamo di presentarci con indosso degli abiti adeguati alla situazione, in modo che chi deve valutarci non si faccia un’idea sbagliata di noi, come se fossimo delle persone che non sanno cosa è appropriato e cosa no. Se, ad esempio, per un lavoro d’ufficio indossiamo una tuta da ginnastica, o se per un ruolo da istruttore in palestra scegliamo un completo con la cravatta, potremmo far sorgere il dubbio che non abbiamo ben capito dove ci troviamo o cosa dobbiamo fare. Questo, naturalmente, non significa che non siamo qualificati per il ruolo per il quale ci candidiamo, però potremmo dover faticare di più per convincere gli altri della nostra competenza.

Questo esempio è volutamente molto semplice, ma nella vita di tutti i giorni esistono tante situazioni in cui ci troviamo a fare attenzione a cosa indossiamo noi e a cosa indossano gli altri, perché non sono elementi che passano inosservati, nella nostra società.

Ma anche se l’aspetto esteriore è un fattore che influisce nelle interazioni sociali, è comunque importante non trarre conclusioni affrettate o eccessivamente semplificate basate esclusivamente su come si veste una persona.

Grazie alla psicologia dell’abbigliamento possiamo capire quali strumenti abbiamo a disposizione per mettere in risalto in modo efficace i tratti della personalità che vogliamo che emergano, imperfezioni comprese, avendo ben presente che:

  • non esiste la perfezione assoluta, ma ognuno di noi è perfetto a modo suo;
  • il nostro aspetto esteriore è solo una parte di noi, non la nostra essenza;
  • grazie a questi strumenti possiamo agire sulla nostra autostima e sentirci più sicuri di noi.

Oltre alla tipologia di vestiti, alla loro combinazione, questi ragionamenti valgono anche per la psicologia dei colori, argomento che ho affrontato in modo approfondito nel mio libro. Sai ad esempio che se scegli di vestirti di blu o di rosso comunichi agli altri informazioni ben diverse su di te? Si tratta di dettagli che sarebbe bene conoscere per essere a nostro agio in ogni situazione.

Grazie ai miei studi di psicologia dell’immagine e alle mie competenze come style coach™, posso affiancarti nella ricerca e nella definizione del tuo stile unico, in modo da esaltare le tue qualità estetiche e far emergere la tua personalità.

Ma, soprattutto, farti sentire bene con te stesso o con te stessa.

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Insieme possiamo raggiungere grandi obiettivi.

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